Se hai sempre cantato “Om”, potrebbe sorprenderti sapere che la forma corretta è “Aum”.
L’errore si verifica perché, in sanscrito, la lettera “O” è formata dai suoni “A” e “U”. Con il passare del tempo e la sua diffusione tra culture e lingue diverse, questa particolarità è stata dimenticata, e ora molte persone semplicemente pronunciano “Om” come è scritto.
Qual è la pronuncia corretta di Om?
È semplice: segui questi tre passaggi per ottenere il suono perfetto di “Aum”:
- Prendi aria, apri la bocca al 70% e, mentre espiri, pronuncia “A”.
- Chiudi lentamente la bocca e lascia che il suono evolva in “O-U”.
- Quando le tue labbra si uniranno completamente, il suono si trasforma in “M”.
Il risultato è una vibrazione continua: “aaaaooUUUMMmmm…”
Il significato profondo di Om
Om (o Aum) è molto più di un semplice suono; è il mantra primordiale, il suono sacro che rappresenta il ciclo della creazione e la connessione con l’universo.
Ogni parte simboleggia un aspetto essenziale dell’esistenza e della coscienza:
“A”
- Vibrazione: si sente sotto l’ombelico.
- Stato di coscienza: veglia (Jagrat).
- Rappresenta: il processo di creazione.
- Deità associata: Brahma, il creatore.
“U”
- Vibrazione: si percepisce nella cavità toracica.
- Stato di coscienza: sogno (Svapna).
- Rappresenta: il processo di preservazione.
- Deità associata: Vishnu, il preservatore.
“M”
- Vibrazione: si sente dalla gola, estendendosi verso il cranio.
- Stato di coscienza: sonno profondo (Sushupti).
- Rappresenta: il processo di distruzione, la fine di un ciclo.
- Deità associata: Shiva, il distruttore.
Silenzio
Dopo aver cantato Om, c’è una pausa di silenzio assoluto.
Aum / Om nelle scritture indù
Om, noto anche come Aum, viene menzionato per la prima volta negli Upanishad, i testi filosofici associati alla tradizione vedica. Tra questi, il Mandukya Upanishad si distingue per approfondire il suo significato e simbolismo.
Nella filosofia Vedanta, e in particolare nella sua branca predominante, Advaita Vedanta (non dualismo), Om non è solo un suono, ma un portale verso la comprensione della realtà ultima: l’unità tra il creatore e la creazione. Secondo questa prospettiva, non c’è dualità; tutto ciò che esiste è una sola realtà.
Om e Advaita Vedanta
Più che una religione, Advaita Vedanta è un cammino spirituale incentrato sull’autoconoscenza come mezzo per la liberazione (mukti). Il suo obiettivo è trascendere le limitazioni del corpo e della mente, raggiungendo la comprensione dell’ultima verità:
- La creazione e il creatore sono uno.
- Il mondo manifesto (Maya) è un’illusione.
Om, dentro de questo quadro, simboleggia il processo di ritorno dell’esistenza alla sua essenza pura: la coscienza infinita.
Om: Il Cammino verso la Realizzazione
Om rappresenta il “ritorno” del mondo manifestato al suo origine. È il ponte tra Maya e la verità ultima. Coloro che hanno trasceso le limitazioni del mondo fisico —cioè, che hanno raggiunto Mukti— percepiscono Om non solo come un suono, ma come la vibrazione primordiale dell’esistenza.
Per questa ragione, Om è profondamente associato a:
- Lo scopo ultimo della vita umana.
- L’unione con la realtà ultima o l’essenza divina.
Su altre culture
Om non solo appartiene alla tradizione indù; la sua essenza è presente anche in altre culture, sebbene abbia subito trasformazioni a causa del tempo e delle influenze culturali.
Nel Hinduismo, Om è stato conservato nella sua forma originale grazie alla tradizione Guru–Shishya, che ha protetto la sua essenza per secoli.
Nel Budismo, derivato dall’Induismo, Om viene utilizzato nella sua forma scritta, anche se generalmente viene pronunciato in modo semplificato.
Paralelamente, in altre tradizioni religiose, troviamo suoni simili:
- Nel Cristianesimo e nell’Ebraismo, si utilizza Amen all’inizio o alla fine delle preghiere.
- Nel Islam, si usa Ameen con uno scopo simile.
In tutte queste culture, queste parole funzionano come strumenti spirituali per connettersi con il divino, segnare solennià e chiudere preghiere, mostrando un legame universale che trascende confini culturali e linguistici.
Om, nella sua forma pura, è un promemoria dell’unità tra le tradizioni spirituali e la loro ricerca condivisa di connessione con l’assoluto.
Perché si canta Om nello yoga?
Cantare Om nello yoga non è solo una pratica simbolica, ma un mezzo profondo per connettere corpo, mente e spirito con l’universo. Qui ti spiego le ragioni principali:
- Allineare corpo e mente: Il suono di Om crea una vibrazione che aiuta a concentrare la mente, liberare tensioni e preparare il corpo per la pratica dello yoga. È una forma di transizione dal mondo esterno a uno stato di introspezione.
- Equilibrare l’energia: Om attiva il flusso di prana (energia vitale) nel corpo, allineando i chakra (centri di energia). Specificamente, la sua vibrazione lavora sul chakra ajna (il terzo occhio), favorendo l’intuizione e la chiarezza mentale.
- Vibrazione universale: Om rappresenta il suono primordiale dell’universo, simboleggiando l’unità di tutta l’esistenza. Cantandolo, i praticanti cercano di armonizzarsi con il ritmo universale e trascendere la percezione di separazione.
- Approfondire la meditazione: La ripetizione di Om calma la mente e promuove uno stato di meditazione profonda. La sua vibrazione aiuta a ridurre l’attività mentale eccessiva e a focalizzare l’attenzione.
- Simbolismo spirituale: Om racchiude i tre stati dell’esistenza (vegoglia, sogno e sogno profondo) e lo stato trascendentale (Turiya). Cantarlo nello yoga è un modo per connettersi con queste dimensioni e ricordare l’unione tra l’individuo e l’universo.
Cantare Om all’inizio o alla fine di una sessione di yoga non è solo un rituale, ma uno strumento potente per preparare il corpo, calmare la mente e approfondire l’esperienza spirituale. È il ponte tra la pratica fisica e la connessione interiore.
Benefici dell’Om
Cantare il mantra Om ha effetti profondi sul corpo, sulla mente e sullo spirito. La sua vibrazione rilassa i muscoli, migliora la respirazione e equilibra il sistema nervoso, diminuendo lo stress e favorendo la calma.
Inoltre, allineando l’energia vitale o prana, si stimola i chakra, in particolare il Ajna (terzo occhio), promuovendo chiarezza mentale e intuizione.
In campo emotivo e mentale, Om riduce l’ansia, migliora la concentrazione e favorisce la pace interiore. Il suo effetto calmante aiuta a quietare la mente, facilitando la concentrazione e un sonno ristoratore.
A livello spirituale, è uno strumento per elevare la coscienza, connettersi con l’energia universale e approfondire nella meditazione, raggiungendo armonia ed equilibrio.
Om non è solo un suono, è un’esperienza trasformativa che connette corpo, mente e spirito. Integrandolo in pratiche come lo yoga o la meditazione, si ottiene uno strumento potente per il benessere integrale e l’espansione spirituale.